
Guardavo:
cercavo l’Essenza, inafferrabile dietro la mutevole apparenza.
Crescevo:
scoprivo la mia Anima nuda
vestita di parole inattese.
Leggevo:
trovavo il riflesso della vita di ognuno,
dono svelato quando il Tempo è maturo.
Sentivo:
percepivo le note dei bianchi e dei neri
fuse nel grigio indistinto, colore del Vuoto.
Vedevo:
intuivo gli Istinti macchiati di sangue,
sepolti sotto la neve di Inverno, scioltasi a Marzo.
Lascio che sia:
ho compreso il Dualismo dell’Essere e percorso sentieri binari su terreni franosi]
cementati da radici, verdi e profonde.
*
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