“ARDEVA NELLA CASA”, una poesia di Josè Russotti

Ardeva nella casa

Il desiderio di chi non aveva colpa.

Là dentro stavano stretti

come spilli inchiodatati al soffitto

eguagliati dalla stessa sorte.

Il cuore fuggiva per le strade

lontano dalla bocca del demonio

che vomita bestemmie

mentre di lacrime cosparge il mondo.  

Ma poi 

quando l’ardore arrivò alle labbra

si strinsero così forte 

da non sentire più dolore.

Amarezza eterna

fino alla fine del mondo

fino alla fine degli occhi

che guardano quelli dell’amata;

avvinghiati senza parole

si ritrovarono

fiato nel fiato

senza mai cessare d’amarsi 

nel silenzio prima che cali il buio.

*

È vietato riprodurre il presente testo in formato integrale o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’Autore/Autrice. La citazione è consentita e, quale riferimento bibliografico, oltre a riportare nome e cognome dell’Autore/Autrice, titolo integrale del brano, si dovrà far seguire il riferimento «Nuova Euterpe», n°01/2023 unitamente al link dove l’opera si trova.


Una replica a ““ARDEVA NELLA CASA”, una poesia di Josè Russotti”

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