“QUEI NUDI RUDERI DI STORIA”, una poesia di Maria Pompea Carrabba

Maestosità che domina dalla collina

con la sua mole severa

vestigia di fasti di antica famiglia

secolare storia

di pontefici condottieri e vicerè

letterati e luminari

ha elargito arte cultura e umane lettere

Palazzo Ducale antico sogno

un tempo pensiero

di aulica membranza e  bellezza

oggi per noi agonizzante monito

in attesa di crollare

quasi felici  che possa accadere

a  porre fine alla sua  sofferenza

e alla nostra indifferenza.

È un sogno

un atto d’amore

riportare il palazzo

al suo antico orgoglio

reagire a quel rassegnato stallo

a quel malvagio

logorìo del tempo

che ne consuma l’anima

La dimora appartenuta

per secoli ai Gaetani d’Aragona

quasi  irrispettosa

ci ricorda della decadenza

di  ciò che oggi appartiene a noi

e in un assolo di poesia

vuol divenire immortale!

NB: Dedicata al recupero del Palazzo Ducale di Piedimonte Matese

*

È vietato riprodurre il presente testo in formato integrale o di stralci su qualsiasi tipo di supporto senza l’autorizzazione da parte dell’Autore/Autrice. La citazione è consentita e, quale riferimento bibliografico, oltre a riportare nome e cognome dell’Autore/Autrice, titolo integrale del brano, si dovrà far seguire il riferimento «Nuova Euterpe», n°01/2023 unitamente al link dove l’opera si trova.


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