
Echi di antiche nenie
suoni slabbrati
che si rincorrono all’infinito
belati lontani che rimbalzano
tra i graniti arroventati
e la tua voce che si perde
nelle pieghe dei ricordi.
L’ho cercata invano
nei meriggi di silenzio
nelle notti senza luna.
L’ho cercata
nello strappo delle fughe
nello smarrimento dei ritorni.
Sempre, nella solitudine lacerante
tra il restare e il fuggire,
solo la tua voce io cercavo.
La tua voce perduta e lontana
nei meandri bui della mia anima.
*
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